mercoledì 21 marzo 2012

9. Alles Gute zum Geburtstag, Deutschland!

Il mio arrivo a Berlino coincise con i festeggiamenti per il decimo anniversario della riunificazione politica della Germania. Il 3 ottobre 1990 i tedeschi dell'est e dell'ovest erano tornati ad essere ufficialmente un unico popolo, il 3 ottobre del 2000 alcuni amici ed io cominciammo ufficialmente a fare un po' di sana bisboccia erasmica.

Nel 1989 quando, insieme a tutto il mondo, avevo osservato in tv la gente che si abbracciava, buttava giù pezzi di muro e beveva birra, ero perfettamente consapevole di star assistendo ad un momento di storia. Ma mai avrei pensato che, undici anni dopo, mi sarei trovata a festeggiare nei medesimi luoghi. Forse anche con la medesima gente.
Quel 3 ottobre del 2000 in piazza c'erano tutti: i turisti, gli studenti stranieri, i berlinesi di prima o decima generazione. Tutti, compresi i nostalgici abitanti dell'est che, passata la sbornia euforica dei primi tempi, si trovavano a celebrare una nazione che li aveva accolti, abbracciati, e strangolati. Nostalgici di un mondo che stava scivolando via dalle loro mani e dalla memoria collettiva, reggendosi solo su pochi simboli ancora presenti ma già sbiaditi e commercializzati all'"americana", come le orride ma ricercatissime Trabandt e l'adorabile omino del semaforo (Ampelmännchen).

Quel pomeriggio, immersa nella folla di una soleggiata giornata di festa, imparai moltissime cose.
Imparai che i tedeschi fanno la fila ordinatamente e dignitosamente anche per utilizzare un bagno chimico. Bagno chimico che, però, puzza della stessa puzza fetente di quelli italiani.
Imparai che la diabolica unione di cucina tedesca e turca sarebbe stata la mia rovina. Una rovina colesteronicamente piacevolissima.
Imparai che i tedeschi, per una delle celebrazioni più importanti della loro storia recente, avevano scelto di mettere su un baraccone da poveracci, indegno del più disastrato festival della porchetta nostrano.
Imparai che al mondo c'era chi, alto un metro e una mela, con addosso una camicia hawaiana, un paio di sandaletti e degli occhiali da sole con le lenti gialle, riusciva a sentirsi comunque un gran figo.
Imparai che c'era anche qualche sciagurato che viveva l'Erasmus come una tortura, e contava i giorni che lo dividevano dal ritorno in patria.
Imparai che il destino ti fa conoscere per caso e per fortuna le persone giuste che, nonostante la vita si diverta sempre ad allacciare e slacciare rapporti, ti rimarranno amiche anche dopo più di dieci anni.
Ma sopra ogni cosa imparai che, se essere nel posto giusto al momento giusto è difficile. Essere nel posto sbagliato al momento sbagliato è un'arte.
Arte in cui, non per vantarmi, io eccellevo ed eccello tutt'oggi.

Dopo aver sentito l'ennesimo neomelodico tedesco, anche se lo spumeggiante spettacolo non era ancora terminato, decisi di tornarmene a casa. Appagata e divertita, varcai la soglia della mia accogliente stanzetta, quando mi arrivò un solerte sms dall'Italia. Uno dei miei cugini mi scrisse: "Sarai contenta, finalmente l'hai visto dal vivo!".

Boris Becker era salito sul palco della fiera della porchetta per dare la sua benedizione urbi et orbi alla folla in deliquio. I miei parenti in Italia l'avevano visto al tg. Io me l'ero perso dal vivo per cinque minuti. Cinque stramaledettissimi minuti.

Com'è nel mio stile, presi la curiosa poco propizia coincidenza con molta calma. Allo studentato ancora si ricordano le urla di dolore della "piccola italiana indemoniata".

Continua...

8 commenti:

  1. 300secondi possono fare la differenza tra una festosa e giubilante Pancrazia e una diabolica Jane insomma. :-D

    Dovrei rivendermela quella cosa dei 300secondi. Ma temo la querela di quello dei 5 minuti da cui la ho copiata. Guarda il caso: gli somiglia pure a BB.

    E dopo questa stasera per cena in casa Cole: coniglio!

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  2. A Casa Cole stasera stanno mangiando coniglio sul serio :D
    Noi, a casa de Ciccis, invece dobbiamo ancora decidere. Giuro che non ti faccio al forno, e ti salvo dall'ingordo Ciccio, se mi spieghi chi è sto tizio dei 5 minuti che assomiglia a Becker. Mi sto scervellando senza successo da 10 minuti :(

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    1. Noto con "profondo rammarico" :-P che non segui il mio blog né il mio twitter o lo sapresti.
      Indecisa se passarti l'informazione, specie visto che il tizio in questione secondo me è ad un passo dal querelarmi e forse non è il caso che do spiegazioni.


      sì va beh, voglio evitare di finire arrosto:guarda chi seguo su twitter se ne vedi uno che te lo ricorda, molto ma molto(moltissimo) alla lontana, è lui!
      Se non cambia la foto nell'avatar!

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  3. Jane criscpass che disclipa (leggi: sfiga)!!!

    A me dopo 3 giorni di permanenza in quel di Monaco di Baviera si è presentata l'irripetibile occasione di vedere dal vivo la Monica.
    Lewinski.
    Non ci sono andata (giuro).

    Senti maaa perché non carichi un mp3ino per darci un'idea delle urla di disperazione? Eri tipo scimmia rossa urlatrice? (non ti sto dando della scimmia. e neanche della rossa. solo dell'urlatrice)

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  4. Un amico è andato a Berlino due anni fa e mi ha descritto le stesse identiche scene per il ventennale. Non molto è cambiato nel giro di 10 anni, insomma! :)

    Ne approfitto senza vergogna per chiederti un'informazione: io vorrei andare in vacanza a Berlino quest'estate, ma preferirei niente ostelli o alberghi, un appartamento preferibilmente per godermi la mia privacy e immergermi di più nella città. Conosci siti che offrano questo servizio? Ho già trovato qualcosa su Migoa, ma più ne guardo meglio è, anche perchè i prezzi mi sembrano altini (ma Berlino non era super economica?)...
    Grazie!

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    1. L'idea dell'appartamento è ottima. Berlino non è particolarmente cara come città ma sicuramente i prezzi sono lievitati negli ultimi anni.
      Hai provato su questo sito? http://www.all-berlin-apartments.com/

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  5. Mi ricordo una volta, molti secoli fa, quando ero una fan sfegatata dei Queen e Freddie Mercury era morto da poco, che avevo saputo che Brian May, il chitarrista dei miei adorati, avrebbe suonato al concerto annuale di Pavarotti, quello in cui Luciano raccoglieva i più grandi cantanti etc...etc... Beh non ho poi saputo che sto Brian aveva dormito da Pavarotti, che all'epoca abitava di fronte a casa mia in un villone enorme? Cioè, il pensiero che il mio idolo aveva soggiornato per una notte a pochi metri da me e io non avevo potuto farci nulla, beh mi consuma ancora oggi. Sì insomma, circa. Proprio consumare no, ma insomma un po' scoccia.

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