giovedì 22 marzo 2012

10. Facce da studentato

La vita all’interno di uno studentato scorre veloce.
Il giorno prima sei un nuovo arrivato, non conosci nessuno e ti orienti a fatica. Il giorno dopo inizi a costruirti quella rete di conoscenze che ti accompagnerà per i mesi a venire.
Il giorno prima ti sembrano tutti strani ed alcuni ti fanno anche un po’ paura, il giorno dopo hai la certezza che alcuni di loro siano davvero molto strani, ma invece d’intimorirti t’incuriosiscono e divertono.
Come il "Professore Vietnamita”, giovane docente universitario momentaneamente prestato all'Europa. Piccoletto e pieno di energia, custodiva nella propria minuscola e caotica stanza la strumentazione sufficiente per procedere alla fusione a freddo, alla costruzione di uno shuttle e, in caso di necessità, anche alla preparazione dei tortelli di zucca.
O lo “Spagnolo Smutandato”, anello di congiunzione tra un orso bruno ed un tirannosauro. Arrancava per i corridoi sciabattando, grattandosi alternativamente la pancia o il sedere, e rispondendo ai saluti altrui con grugniti intellegibili.
Oppure l’inquietante “Donna Fantasma”, ragazza d'ignota provenienza, che usciva dalla propria stanza solo per riempire un bollitore in cucina e poi, veloce com'era venuta, tornava a rinchiudersi in camera. Senza proferire parola alcuna e senza alzare lo sguardo dal pavimento. Nessuno sentì mai la sua voce, al punto che alcuni di noi sono tuttora convinti di essere stati vittime di un’allucinazione collettiva e che lei, in realtà, non sia mai esistita.
O, ancora, l’adorabile “Irlandese Sciroccata”. Tanto dolce quanto svampita. Un viso tondo incorniciato da lunghi capelli biondi e due occhi a palla sempre spalancati verso il mondo. Lei non sembrava giungere solo da un altro paese ma proprio da un altro pianeta. Forse, date le sue origini, non era neanche un essere umano, ma un folletto con tanto di arcobaleno e pentola d’oro custoditi gelosamente sotto il letto.
Per non parlare del “Cinese Iperattivo”. Esagerato in tutto: altissimo, in perenne movimento, affetto da un buon umore tanto eccessivo da risultare irritante, e soprattutto logorroico. L’unico modo per sfuggire al fiume di parole con cui ti travolgeva era pronunciare la formula magica: “Vieni a farti un giro ad Est?”
A quel punto si bloccava, emetteva un segnale acustico ed il nasone prendeva a lampeggiargli, “No, Est no. Est pericoloso”. Avete presente l’Allegro Chirurgo? Uguale.
Il ragazzone era convinto che la parte orientale della città fosse popolata da migliaia di Naziskin, armati di mazze ferrate e alla continua ricerca di poveri stranieri, meglio se cinesi, da corcare di botte. Nessuno riuscì mai a convincerlo del contrario.

Ma il mio preferito rimane di gran lunga lo “Svizzero in vetrina”, ragazzo buffo ed esibizionista, che viveva al pian terreno in uno stanzone con enormi finestre e senza tende. Lui dormiva, studiava e ascoltava musica, il tutto davanti ai nostri sguardi curiosi che, in assenza della televisione, si accontentavano di questo reality show live.

La varietà del genere umano non finirà mai di stupirmi.

Continua...

5 commenti:

  1. Son contenta che abbia ripreso con questi post, anche se devo rileggere quelli vecchi, erano tra i miei preferiti di "Radio Cole" :)

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  2. Io, dal mio attuale luogo di lavoro, parecchio internazionale, ti potrei citare, nell'ordine: "L'inglese più antipatico del mondo", un britannico alto 1,50 con il quale ogni tanto ho a che fare per lavoro e poi quando mi vede in caffetteria, m'ignora come se non esistessi, quando fino a due minuti prima discutevamo di soluzioni alternative a progetti impossibili. "La francese logorroico-vittimista" che, quando m'incrocia, m'intrattiene per ore sulle sue sfighe lavorative e personali e che non riesco in alcun modo a far smettere di parlare. "La tedesca paranoide" convinta che tutto giri intorno lei, tipo che se una mattina non la saluti incontrandola in corridio, magari perché hai dormito malissimo e sei ancora intontita dal sonno, lei si convince che è perché la odi e dal quel momento ti odierà anche lei e le cose non saranno mai più quelle di prima. "Lo scozzese in pace col mondo", insegna yoga e ha dentro di sè una tranquillità e una gioia, che vorresti o essere come lui oppure prenderlo a mazzate, perchè tutta quella serenitá, in fondo, t'infastidisce. Insomma, un ambiente stupendo!

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    1. Direi che anche tu stai messa bene. Dovresti scriverci un libro ;)

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